Siamo davvero lieti di annunciare che si tiene anche quest’anno, a dispetto della pandemia da Covid-19, l’ormai storica rassegna “Mirano Oltre”, giunta con questa alla dodicesima edizione, e che ai libri (alla parola quindi) e alla musica aggiungerà a partire da quest’edizione un’altra stimolante contaminazione di linguaggi, quella fra i suoni musicali e le immagini, in questo caso di un prezioso film muto italiano del 1911. Questa dodicesima edizione costituirà anche l’occasione per rendere omaggio allo stesso tempo a due grandi poeti italiani, Dante Alighieri, di cui com’è noto ricorrono quest’anno i 700 anni dalla nascita, che viene ricordato un po’ in ogni angolo delle penisola, ma anche al veneto Andrea Zanzotto, di cui ricorre il centenario dalla nascita ed il decennale dalla morte.
Mancamento Azzurro con Vasco Mirandola, Erica Boschiero, Sergio Marchesini (ad Andrea Zanzotto) parole e musica Il tentativo, originale e stimolante, anche se di non facile realizzazione, è quello di riuscire a “rendere in musica” il grande poeta veneto Andrea Zanzotto, cercando di cogliere quell’alone “dove i suoni possono dialogare con le parole per portare alla mente, al cuore, quello che la poesia dice ma non dice del tutto”. Hanno fatto di tutto per riuscirci, con canzoni, poesie, racconti e musica, l’attore Vasco Mirandola, la cantautrice Erica Boschiero ed il fisarmonicista Sergio Marchesini. Lontano da un approccio accademico, e dal voler restituire un quadro esaustivo di un autore così complesso, questo “concerto poetico”, portato per la prima volta in scena all’inizio di quest’estate, suggerisce un altro sguardo, un modo nuovo di “ascoltare” Andrea Zanzotto.
L’Inferno con Marco Castelli (a Dante Alighieri) suoni e visioni “L’Inferno” (1911), di Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro e Adolfo Padovan, è il primo lungometraggio della storia cinematografica italiana. Adattamento della Prima Cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri, il film muto è stato restaurato qualche anno dalla Cineteca di Bologna. Il musicista veneziano Marco Castelli propone in solo, con sassofono e live electronics, una nuova sonorizzazione di questo capolavoro del cinema muto italiano, trasportando il pubblico in un mondo sonoro che ne rende ancora più emozionante la visione, conferendo alla pellicola una sorprendente modernità. L’originale progetto di Castelli ha debuttato nel 2016 a New York, ma proprio quest’anno, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, risulta quanto mai attuale.